venerdì 8 maggio 2015

Stagione estiva:entrare in un lido....come ?

http://www.vesuviolive.it/ultime-notizie/33121-posso-entrare-in-lido-gratuitamente-i-gestori-sanno/

da Made in sud----difendi la tua terra...no,inceneritore

http://www.napolitoday.it/cronaca/gino-fastidio-made-in-sud-ecoballe-taverna-del-re.html

Fukushima, un muro congelato per fermare l’acqua radioattiva

Nuova perdita da un serbatoio e raddoppiano gli incidenti sul lavoro dei “liquidatori” 4 maggio 2015 La Tokyo Electric Power Company (Tepco) ha iniziato a congelare il suolo intorno alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi, avviando così i test per realizzare un muro sotterraneo ghiacciato che dovrebbe impedire all’acqua sotterranea di infiltrarsi nei reattori danneggiati dalle esplosioni avvenute dopo il terremoto/tsunami dell’11 marzo 2011, diventando così radioattiva. Il lavoro, progettato nel giugno dello scorso anno, è stato avviato il 30 aprile in 18 punti dei reattori dal n ° 1 al n ° 4 e la Tepco punta a realizzare un muro terreno ghiacciato lungo 1.500 metri intorno ai reattori iniettando liquido a 30 gradi sottozero in tubi a 30 metri ed a intervalli di un metro. Come spiega l’Asahi Shimbun , questa parete congelata dovrebbe tenere le acque sotterranee non contaminate lontano dal cadavere radioattivo della centrale nucleare e deviarle verso il mare, arginando così l’accumulo quotidiano di acqua radioattiva nell’impianto. Tepco ha detto che inizierà a costruire il muro completo di terreno ghiacciato dopo che saranno stati completati i test nei 18 punti, ma il lavoro si annuncia difficile perché bisognerà fare anche i conti con le tubazioni già esistenti che probabilmente renderanno difficile congelare il terreno. Lo stesso Asahi Shimbun scrve che non è chiaro quando la Tepco sarà in grado di essere davvero operativa. Intanto, nel periodo di prova, Tepco utilizzerà 58 tubi sotterranei per congelare il terreno a 60 metri a monte della centrale nucleare e monitorerà i cambiamenti nei livelli della temperatura e delle acque sotterranee vicino ai siti di prova. Si prevede che ci vorranno settimane per completare i test che hanno lo scopo di determinare se il metodo può creare muri congelati anche in ambienti con strutture vicine e grandi volumi di acque sotterranee. La Tepco aveva previsto l’avvio dei lavori per l’intero muro sotterraneo congelato di 1.500 metri entro la fine di marzo, ma difficoltà sorte nei lavori preparatori vicino al mare, e la sospensione dei lavori a causa della morte di un lavoratore a gennaio, hanno fatto slittare ancora una volta tutto. Inoltre, l’autorità nucleare giapponese ha richiesto all’utility di esaminare attentamente l’efficacia del progetto, per questo Tepco ha deciso di fare i test prima di costruire il muro di ghiaccio completo. Che le cose non vadano affatto bene lo rivela anche un altro episodio: una piccola quantità di acqua radioattiva è di nuovo fuoriuscita da un serbatoio di stoccaggio dell’acqua radioattiva. La Tepco il primo maggio ha ammesso che circa 40 ml di acqua sono stati trovati sotto un serbatoio dove sono stoccate le acque contaminate e che «L’acqua si crede sia fuoriuscita dal serbatoio. Sacchi di sabbia sono stati collocati intorno al serbatoio per evitare che l’acqua si diffonda ad altre aree». La piccola pozza di 20 centimetri quadrati emette 70 millisievert all’ora. Le cose non vanno n bene nemmeno per i liquidatori: a Fukushima Daiichi nel 2014 è morto un operaio e 63 sono rimasti feriti in incidenti industriali, il doppio rispetto vittima rispetto al 2013 (32 incidenti). La Tepco ha spiegato che quasi la metà dei feriti, 30, al momento degli infortuni lavoravano da meno di 6 mesi nella centrale nucleare devastata, quindi l’inesperienza è stato uno dei principali fattori per l’aumento degli incidenti sul lavoro durante lo smantellamento. L’utility ha assicurato che migliorerà strutture di formazione e ai meccanismi di condivisione delle informazioni nella centrale di Fukushima Daiichi. 6 “liquidatori” hanno subito ferite che hanno impedito loro di lavorare per almeno 14 giorni. Altri 6 sono stati in malattia per almeno 13 giorni. 15 lavoratori hanno subito colpi di calore, 13 sono caduti e 13 hanno avuto incidenti con macchinari e altre attrezzature. La Tepco ha detto che questo aumento degli incidenti sul lavoro dipende dalla «incapacità dei nostri lavoratori di imparare dalle loro esperienze», ma ha ammesso che le ispezioni per accertarsi della sicurezza del luogo di lavoro non sono sufficienti.

Zero Waste con Paul Connett

un impegno che dura da anni... http://www.risonanzemediatiche.it/2015/05/01/rifiuti-zero-lunica-scelta-che-salva-il-pianeta/

Le falsità di Galletti

Il ministro Galletti: "Regioni e Comuni pagheranno le multe Ue" "Non è lo Stato che prende le multe la responsabilità è in capo a Regioni e Comuni, pagheranno loro", così il ministro all'Ambiente sulla multa milionaria inflitta all'Italia dalla Ue a dicembre per la cattiva gestione rifiuti 08 maggio, 2015....... Pochi mesi fa aveva ribadito la linea dura, definendo inaccettabile la condanna ad una multa milionaria, adesso si vede costretto a fare marcia indietro perché dalla Ue non sembrano arrivare “sconti”. Il ministro all'Ambiente Gianluca Galletti torna sulla sentenza della Corte di Giustizia europea, che a dicembre aveva inflitto all'Italia sanzioni salatissime per non essersi ancora adeguata alla direttiva rifiuti sulle discariche, e annuncia che saranno le Regioni e i Comuni a dover pagare. ...... come sempre le informazioni vengono deformate a proprio uso e consumo..l'infrazione all'Italia perchè 198 discariche non erano conformi alla direttiva europee Nel 2013 la Commissione europea aveva infatti accertato che 198 discariche in Italia non erano ancora conformi alla direttiva rifiuti, di cui 14 non conformi neppure alla direttiva rifiuti pericolosi, oltre a esserne rimaste due non conformi alla direttiva discariche. Da qui la decisione della multa milionaria. ''Non è lo Stato che prende le sanzioni – dice Galletti, che inizialmente si disse convinto di ottenere uno sconto almeno sulla multa semestrale, sostenendo che la situazione dal 2013 ad oggi fosse migliorata - la responsabilità è in capo a Regioni e Comuni e sono loro che pagheranno. Nessuno pensi che quelle Regioni che hanno fatto gli impianti e si sono adeguate paghino anche per quelle che non lo hanno fatto". Galletti ricorda però che se, per esempio, la situazione per gli inceneritori pesa di più sul meridione per via della loro assenza, per quanto riguarda ''le discariche la situazione è più a macchia di leopardo'' ....ora è più chiara la questione...lo Stato abbandona ancora la Campania accusandola di non sapere scegliere i suoi amministratori...dimenticando che molte di quelle discariche rientravano nei SIN (siti di interesse nazionale per le bonifiche)...ci hanno violentato,stuprato ed abbandonati...ed ancora vogliono manipolare la responsabilità dello Stato...che è venuto in Campania con l'esercito le forze dell'ordine ed hanno indetto l'emergenza per nascondere i loschi affari delle industrie del Nord....Le nostre discariche hanno ingoiato i rifiuti tossici del Nord...hanno bonificato Seveso.Cengio,Porto Marghera...ecc...ora chi paga il prezzo di tutto ciò??? i cittadini....le infrazioni europee devono essere pagate dagli amministratori tutti a qualsiasi livello locale a quelle statale ,sottraendo loro stipendi e vitalizi...poi vedremo se le bonifiche si fanno o no?

mercoledì 6 maggio 2015

Lucia de Cicco su Facebook

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Pagina Facebook della candidata Lucia de Cicco alle comunali 2015 di Giugliano in Campania:

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